Chi sono

Chiara Lenza

Psicologa clinica e psicoterapeuta

Sono Chiara Lenza, psicologa e psicoterapeuta ad approccio psicodinamico, nello specifico analitico junghiano.

Mi sono formata presso La Sapienza di Roma dove, nel 2016, ho conseguito una laurea magistrale in psicologia applicata alla salute. Nel 2018, presso Psicosport di Milano, ho frequentato un master in psicologia dello sport grazie al quale ho iniziato a svolgere percorsi di mental training e di recupero da infortunio sportivo con atleti professionisti, dilettanti e amatori. Nel 2020 ho iniziato la scuola di specializzazione in psicoterapia analitica junghiana e, in contemporanea, nel 2022 ho conseguito un master sulla terapia di coppia con l’obiettivo di ampliare lo spazio terapeutico non solo al singolo ma anche alla dimensione di coppia.

Durante gli anni di formazione ho esercitato la professione di psicologa presso centri di prima accoglienza per migranti richiedenti protezione internazionale e, parallelamente, nel 2020 ho iniziato a lavorare come responsabile della pre-accoglienza svolgendo valutazioni, colloqui di sostegno psicologico e gruppi terapeutici all’interno di una comunità del territorio modenese, struttura doppia diagnosi per pazienti che hanno sviluppato una dipendenza da sostanze e/o alcol.

Dal 2022 ho iniziato ad esercitare la libera professione come psicologa e psicoterapeuta presso il Centro Armonico Terapeutico (CAT) dove svolgo sia percorsi di psicoterapia individuale e di coppia sia percorsi di mental training.

Considero lo spazio terapeutico come un luogo da costruire insieme al fine di renderlo il più accogliente, sicuro e familiare possibile. All’interno di questo spazio l’attenzione è posta tanto sulle modalità espressive e relazionali di ciascun paziente quanto sui vissuti personali e sul suo mondo interno, la cui comprensione risulta essenziale per poter rispettare la sua unicità.

Credo che, qualunque sia la motivazione che spinga una persona a chiedere aiuto (dalla presenza di una grande sofferenza al desiderio di conoscersi più a fondo), iniziare un percorso personale sia una scelta di grande coraggio che merita di essere trattata con rispetto e gentilezza.

Carl Gustav Jung, infatti, dice:

“Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere”.

“Lo psicoterapeuta deve vedere ciascun paziente e ciascun caso come inedito, unico, meraviglioso ed eccezionale. Solo così si avvicinerà ancor di più alla verità”

Carl Gustav Jung
Il mio approccio terapeutico

Comprensione di sè

Mi sono specializzata in psicoterapia analitica junghiana. L’approccio terapeutico è psicodinamico e, nello specifico, ad orientamento junghiano.

Tale approccio evidenzia come l’obiettivo primario di un percorso di psicoterapia sia comprendere e conoscere se stessi. Possiamo immaginare tale percorso come una discesa nel profondo che ci consente di illuminare tutte quelle parti di noi che per molto tempo sono rimaste in ombra, impedendoci di vedere noi stessi, il nostro vissuto e il nostro mondo interno nella loro totalità. Jung parla di processo di individuazione, ovvero di un viaggio finalizzato alla scoperta di sè, dei propri talenti e delle proprie risorse evidenziando come sia possibile conoscere davvero se stessi e la propria strada solo mediante l’attraversamento di specifiche fasi.

All’interno di questo percorso diventa centrale la relazione terapeutica, dalla cui analisi è possibile riflettere sul valore e sul significato che essa assume e gradualmente acquisire maggiore consapevolezza delle proprie dinamiche relazionali e del proprio mondo interno (emozioni, credenze, pulsioni,..) favorendo così la piena espressione della propria personalità. Jung parlava di equazione personale, ovvero ciò che rende irripetibile e singolare ogni essere umano ed è questo che ci porta a porre al centro del percorso psicoterapeutico l’unicità e la complessità di ogni singolo individuo.

In questa cornice diventa essenziale la costruzione di una buona alleanza terapeutica tra paziente e terapeuta e la presenza di un setting (organizzazione spazio-temporale) strutturato: è fondamentale che il paziente si senta accolto e che percepisca il contesto terapeutico come un luogo sicuro.

Ogni percorso, dunque, è individualizzato e guidato sia dalla specifica organizzazione di personalità sia dalla storia di ciascun paziente.

“Senza emozione è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento”

Carl Gustav Jung
Il mio studio

Un posto sicuro

Il mio studio è un ambiente progettato per creare un’atmosfera tranquilla, calma e accogliente, con lo scopo di facilitare il tuo percorso e farti sentire al sicuro.

Un ambiente armonioso e rilassato è la chiave per facilitare un percorso sereno ed efficace, favorendo il tuo benessere.